Terry Garrett è cieco da quando aveva 10 anni: un giorno suo fratello porta a casa un classico puzzle-platform per pc: Abe’s Oddysee. Garrett tenta di giocare, frustrato a causa della mancanza della vista ma alla fine, dopo tante prove, affina l’udito e diventa un campione.
Non si tratta della trama di un film Usa, ma della realtà. Oggi Garret può stravincere ad Abe’s Oddysee anche se cieco, solo percependo i suoni del videogame. Chiunque conosca ilgioco sa bene quanto sia difficile già per i vedenti, figurarsi per lui. Eppure dopo anni è diventato un campione imbattibile.
Non ha problemi nemmeno con Wii Sport, grazie al sistema di feedback tattili del gioco ,ed è in grado di giocare Rock Band utilizzando una tattica che gli consente di andare avanti per tentativi ed errori. Già lo attente la prossima sfida: diventare il migliore a TheLegend of Zelda: Ocarina of Time.
Per farlo, ha già iniziato a studiare tutti i suoni del gioco, ascoltando con attenzione i suoi amici impegnati a salire, livello dopo livello, per aiutarlo. Il ragazzo avrebbe già compiuto i primi passi, accedendo al gioco e purificando il grande albero Deku, uccidendo il parassita che lo abitava. Che dire: un successo virtuale, ma anche reale perché frutto di una collaborazione che, anche se dai fini ludici, è sicuramente da apprezzare.
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