Non voleva dipingere un bambino Gesù che somigliasse al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, ma inconsciamente lo ha fatto e adesso quel quadro, esposto allo Spazio Oberdan di Milano in occasione del premio Ricoh, è stato acquistato per migliaia di euro da un country manager milanese, fan del premier. La storia, emersa sulle pagine locali de La Nazione, è quella di Giovanna Bartoli, insegnante precaria di 38 anni al Liceo artistico di Massa. «L'acquirente mi ha detto che è il più bel dipinto che abbia mai visto - dice l'artista - e che lo ha acquistato esclusivamente perchè il bambino Gesù aveva questa somiglianza con il premier Silvio Berlusconi a cui lui è molto legato. Non una caricatura, ma una velata somiglianza che rasserena e che lo aveva incantato». Stretto il riserbo sul nome dell'acquirente e sulla somma pagata. Il quadro è una particolare natività, in cui l'artista mescola sacro e profano, moderno e antico, inserendo una lattina di Coca Cola, pinne e maschere da pesca in primo piano. E poi il sorridente bambinello con i tratti somatici di Berlusconi. «Forse bombardata dalle immagini di questi mesi l'ho riprodotto non volendo - spiega l'artista - diciamo che Berlusconi mi è uscito dal pennello da solo». Adesso pare che ci sia chi le ha consigliato di insistere sul «fortunato filone»: «Perchè no - dice Giovanna Bartoli - potrei iniziare a inserire i volti del premier in ogni quadro, visto che mi ha portato tanta fortuna».
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